Comunità religiose

Chiesa: San Teodoro

Indirizzo
Telefono
0709890019
Descrizione della chiesa
La Chiesa di San Teodoro in Siurgus è stata edificata tra il XVI ed il XVII secolo su un preesistente edificiobizantino. La Chiesa, rivolta ad oriente, è in stile gotico-catalano con una singola navata, volta a sesto acuto e archi trasversali che danno accesso a sei cappelle laterali, tre per parte. La navata è separata con una balaustra in marmo dal presbiterio, caratterizzato da una volta a crociera a costolonatura con gemma pendula e da un altare policromo risalente al XVIII secolo. Nel basamento del campanile accanto all'edificio è ricavato il battistero, mentre il pulpito in marmo è di fattura recente. La facciata dell'edificio presenta pochi elementi decorativi, con un coronamento merlato, un rosone centrale e il portale incorniciato e ornato; nel sagrato invece è presente un monolite intarsiato risalente al periodo bizantino. La pianta del fabbricato rispetta le antiche regole che volevano le chiese orientate verso Gerusalemme così che, entrando da Ovest, simbolo del buio e del peccato, e procedendo attraverso la navata verso l'altare maggiore, l'uomo si avvicina alla luce della verità. LA VITA DI SAN TEODORO MARTIRE Il culto del Santo si diffuse a partire dal VI secolo dopo il crollo del dominio vandalico ad opera dei bizantini. La tradizione popolare racconta che nel territorio ci fosse un insediamento di monaci ai quali si deve il culto del Santo a Siurgus. Secondo la tradizione il martire guerriero ha fatto parte dell'esercito romano in qualità di legionario e durante la persecuzione contro i cristiani, tra il 306 e il 311, venne condannato al rogo poichè professava la fede cristiana rifiutandosi di fare sacrifici agli dei. Fino agli anni '20 del secolo scorso a Siurgus la festa cadeva nella seconda domenica di giugno, quando in seguito venne spostata al 20 Agosto dal sacerdote del tempo, Predi Fonnesu, per questioni di raccolta di fondi per i festeggiamenti.


Calendario eventi
La festa di San Sebastiano viene celebrata il 20 gennaio. Tradizione vuole che gli uomini si rechino nella boscaglia circostante il paese per procurare la legna che verrà in seguito da loro utilizzata per accendere il falò. Terminata la raccolta della legna si organizza un tipico spuntino all'aperto seguito dall'addobbo dei carri con arance, mandarini e alloro; ci si pittura il viso di nero e al rientro in paese si percorrono le vie del centro tra musica e balli offrendo del vino alle persone che si incontrano per strada. Viene in seguito allestito il falò propiziatorio nella zona tra la Chiesa di San Teodoro e la Piazza Combattenti, Il giorno dopo la festa si conclude con la processione del Santo ornato di arance e mandarini seguita dalla messa.
La festa di Sant'Antonio Abate viene celebrata il 17 gennaio. Tradizione vuole che gli uomini si rechino nella boscaglia circostante il paese per procurare la legna che verrà in seguito da loro utilizzata per accendere il falò. Terminata la raccolta della legna si organizza un tipico spuntino all'aperto seguito dall'addobbo dei carri con arance, mandarini e alloro; ci si pittura il viso di nero e al rientro in paese si percorrono le vie del centro tra musica e balli offrendo del vino alle persone che si incontrano per strada. Viene in seguito allestito il falò propiziatorio nella zona tra la Chiesa di San Teodoro e la Piazza Combattenti. Il giorno dopo la festa si conclude con la processione del Santo seguita dalla messa.

Foto della chiesa
Chiesa di San Teodoro
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